AGATA SAKURA FIORI I CILIEGIO

LA PIETRA DELLA RINASCITA

IV E VII CHAKRA

 

Questa agata ha questo nome perché è caratterizzata da bellissime inclusioni che ricordano i fiori di ciliegio giapponesi.

Queste vanno dal bianco al rosa.

Il sakura sono proprio i meravigliosi fiori di ciliegio che tingono il paese nipponico di rosa durante la primavera.

È innegabile che il sakura sia un fiore meraviglioso, ma l’hanami , la festa millenaria giapponese, racchiude anche una simbologia che va oltre la bellezza. Il sakura fiorisce e sfiorisce in pochi giorni per cui rappresenta la caducità della vita, la fragilità, ma anche la voglia di assaporare ogni istante.

Si guarda al sakura con tristezza, ma anche con commozione perché festeggiando  l’hanami in primavera si parla della rinascita. Non a caso la fioritura dei ciliegi è da sempre vista come segno premonitore della ricchezza della raccolta del riso, come auspicio di prosperità. Il Sakura è anche simbolo delle qualità del Samurai, ovvero onestà, coraggio, lealtà e purezza. 

Al Sakura è legata una bellissima leggenda giapponese che risale a centinaia di anni fa in cui la pace era cosa rara per via di battaglie tra feudi. Si narra però che esisteva un bosco dove la guerra non aveva toccato nulla, c’erano alberi, profumi e animali. Nessun guerriero osava entrarci per rovinare la natura. Proprio qui c’era un albero che non fioriva mai e sembrava morto. In realtà non lo era ma era molto triste e solitario perché non poteva mai godere della bellezza dei colori dei fiori. Gli animali per paura non si avvicinavano, l’erba attorno non cresceva.

Ma un giorno, la fata dei boschi vedendo tanta solitudine si commosse, si avvicinò a lui e disse che avrebbe lanciato un incantesimo che sarebbe durato 20 anni. Durante questo lasso di tempo, l’albero avrebbe provato quello che prova il cuore umano. Forse così si sarebbe emozionato e avrebbe trovato la fioritura.

La fata gli disse ancora che si sarebbe potuto trasformare in essere umano e poi di nuovo in pianta, ma se finiti i 20 anni non fosse riuscito a diventare vitale, sarebbe morto per sempre.

L’albero si trasformò in umano, ma all’inizio trovò solo odio e guerra. Per questo tornava spesso ad essere una pianta, fino a quando da uomo, camminando vide una bellissima ragazza. Era Sakura che si mostrò gentile: parlarono a lungo condividendo sogni e speranze.

Quando Sakura gli chiese quale era il suo nome, all’albero venne in mente una sola parola: “Yohiro”, che significa speranza. Tra i due nacque una profonda amicizia e in breve tempo sbocciò l’amore. Un giorno Yohiro confessò a Sakura tutto il suo amore e la sua vera natura. Sakura rimase impressionata e restò in silenzio. Il tempo era passato e la scadenza dei 20 anni stava per avvicinarsi. Yohiro, che tornò ad assumere le sembianze di un albero, si sentiva molto triste.

Ma Sakura confessò all’albero tutto il suo amore. Fu allora che apparve nuovamente la fata e chiese a Sakura di scegliere: rimanere umana o fondersi con Yohiro sotto forma di albero.

Lei pensò all’odio e alla guerra e decise di fondersi con Yohiro. Ed ecco che i due si fusero e divennero uno solo, e come per miracolo, l’alberò fiorì. La parola Sakura significa “fiore di ciliegio”. Oggi il loro amore fiorisce in Giappone.

Questa pietra quindi è segno di rinascita,  speranza, prosperità e purezza.

Riconoscenza, aiuta a riconoscere le ferite inflitte dalla vita. Promuove l’interesse per il prossimo e per l’ambiente. Disintossica, rinforza i nervi, cuore, intestino, articolazioni, rallenta i processi degenerativi e le formazioni maligne.

Tenetela con voi  per avere  i benefici  della benedizione di questa speciale pietra.